martedì 18 gennaio 2011

Porco pigro

Gli uomini sono tutti porci o almeno così dicono. Gli uomini sono porci perché vogliono sempre ficcare. Ficcare è abbastanza porco come termine no?

Porco, come se quei poveri futuri prosciutti avessero delle colpe ad essere animali con la coda a vite.

I maiali sono sporchi, vivono nel fango e mangiano gli scarti umani, quando va bene. Porco vuol dire sporco, zozzo. Zozza come quella che ha sempre voglia. Scopare, prenderlo in culo sarebbe insomma una cosa lercia, lurida.

Sei una porca? Allora grugnisci! Che io ti batto le mani!

Io sono tendenzialmente pigro e le luride dentro mi vanno a genio. Faccio tanta fatica durante il giorno per guadagnarmi la pagnotta che almeno a fantasie zozze ho un credito enorme.

Se lei, solo sotto le lenzuola mi raccomando, si sente mignotta a me sta bene a patto che le cose porche me le dica lei che io sono pigro appunto.

Quindi ricapitolando gli uomini sono tutti porci, ma anche pigri a volte e le donne tutte puttane, sotto le lenzuola. Sempre.

Basta intendersi.

mercoledì 12 gennaio 2011

Punti fermi

Ci pensavo l'altro giorno mentre mi succhiavo una camel sul balcone di M. e guardavo giù in strada.

Fumo poco, quasi nulla, ma quando lo faccio mi rilasso e la tranquillità mi porta a pensare. Vago con la mente e cerco di capire perché certe cose vanno così in questo cazzo di mondo.

Guardavo in basso e vedevo i puntini umani andare su e giù per la via. Un tiro e qualcuno di quei puntini aveva già fatto 10 millimetri per andare chissà dove; un posto che da quel balcone non avrebbe avuto alcuna importanza per nessuno, puntini compresi.

M. intanto si faceva la doccia. Le sue mani insaponate passavano lì dove poco prima erano passati i miei sguardi. La sua schiena e le sue lunghe gambe hanno un po' di nei, piccoli.

Anche i suoi sono puntini, ma questi stanno fermi, non vanno da nessuna parte.

mercoledì 22 dicembre 2010

Perché io valgo come un'utilitaria.

Le profumerie sono luoghi malsani e a natale diventano un trip per donne bisognose di attenzione.

Tanta.

Smalti, rossetti e profumi servono, in teoria, per rendere un volto femminile più gradevole e attraente. Molte di quelle che ho frequentato hanno una riverenza tale per il rito religioso del trucco da rimanere sbalorditi se un uomo ci facesse caso. Gli uomini però, tranne che per il tempo di attesa, se ne fregano.

Questa paccottiglia industriale serve solo ad uso e consumo della fantasia erotica delle donne e però fanno credere a tutte che il tuo uomo ti noterà - leggi ti scoperà - subito se compri a natale il profumo io valgo, tu vali e noi valiamo.

Tutto quel rosso che c'è in giro per le feste non è per motivi religiosi, ma tutto l'opposto. Le gentil mogli e fidanzate approfittano delle feste per farsi regalare o regalare alle amiche la cera per pulire la lamiera. Il cofano davanti e pure quello di dietro.

Peccato che gli uomini, quasi tutti, siano più interessati a quello che c'è dietro la sottile linea d'acciaio smaltata.

Meglio i sedili in pelle.

Molto meglio.

lunedì 20 dicembre 2010

Venerdì 17

Venerdì in metro mi annoiavo a morte. Un po' leggevo e un po' mi guardavo i volti di quelli che tornavano a casa con me. Nello stesso vagone c'erano persone che avevo già visto altre volte. Non li conosci però ti sono familiari e magari sono pure brave persone. Bravi padri e madri di famiglia e ragazzi tanto ben educati.

Così ci sarà scritto un giorno sulla loro tomba. Non di certo sulla mia.

Poi pensandoci bene ad andare sotto terra ci siamo abituati. Solo che la nostra tomba ora va su e giù per le stazioni e noi stiamo tutti in piedi o seduti.

Venerdì c'era anche una ragazza giovane. Occhi grandi e azzurri. Boccoli neri. Dire che era bellissima è troppo. Mi distraeva facilmente dalle letture del giornale, ecco questo sì.

Ad un certo punto si è accorta che la guardavo. Si capisce subito perché fanno finta di nulla.
Io ho finito di leggere un articolo per la terza volta e poi ho riguardato i suoi capelli e gli occhi. Non potevo guardare altro.

Arrivo alla mia fermata. Esco di corsa perché sono in ritardo e faccio le scale rapidamente. All'uscita sento dietro di me una voce.

Scusi ma lei non è l'amico di Francesca che oggi era in negozio?

Occhioni azzurri mi scruta e aspetta una risposta.

Sento che vuole che gli dica una balla qualunque pur di attaccare bottone e io vorrei anche cucirlo questo bottone.

Mi scusi credo che lei abbia sbagliato persona e io sono molto in ritardo.

Sorriso ebete da parte di entrambi. Lei va via sulla sinistra. Avrà pensato che sono scemo.

Io pure.

giovedì 16 dicembre 2010

Buon Natale, anzi no

Fuori fa molto freddo,arriva la neve e tutte quelle robe lì che fanno tanto inverno. Poi arriverà natale e il bianco sarà accompagnato dal rosso tipo Coca-Cola. Alberi di natale, cene sontuose, sorrisi, scambi di regali etc.

Tutto come previsto no?

Ora, avendo bene in mente il quadretto natalizio dipinto qui sopra fatevi un giro per i blog che seguite - spesso sono di donne e sono la maggioranza - e provate a leggerli uno per uno, per giorni o settimane. Notate nulla?

Sommateli, uniteli insieme questi blog e cosa otterrete?

L'inferno. Un continuo enorme lamento di dolore e sofferenza. Alcune volte gridato e altre volte sussurrato. Depresse, sole o disperate. Non potete poi farvi mancare il gruppetto delle anoressiche che si spalleggiano l'una con l'altra nel lento suicidio. Un vero orrore.

Ok, ma le feste e il felice natale che cosa c'entrano?

Nulla, appunto.