mercoledì 22 dicembre 2010

Perché io valgo come un'utilitaria.

Le profumerie sono luoghi malsani e a natale diventano un trip per donne bisognose di attenzione.

Tanta.

Smalti, rossetti e profumi servono, in teoria, per rendere un volto femminile più gradevole e attraente. Molte di quelle che ho frequentato hanno una riverenza tale per il rito religioso del trucco da rimanere sbalorditi se un uomo ci facesse caso. Gli uomini però, tranne che per il tempo di attesa, se ne fregano.

Questa paccottiglia industriale serve solo ad uso e consumo della fantasia erotica delle donne e però fanno credere a tutte che il tuo uomo ti noterà - leggi ti scoperà - subito se compri a natale il profumo io valgo, tu vali e noi valiamo.

Tutto quel rosso che c'è in giro per le feste non è per motivi religiosi, ma tutto l'opposto. Le gentil mogli e fidanzate approfittano delle feste per farsi regalare o regalare alle amiche la cera per pulire la lamiera. Il cofano davanti e pure quello di dietro.

Peccato che gli uomini, quasi tutti, siano più interessati a quello che c'è dietro la sottile linea d'acciaio smaltata.

Meglio i sedili in pelle.

Molto meglio.

lunedì 20 dicembre 2010

Venerdì 17

Venerdì in metro mi annoiavo a morte. Un po' leggevo e un po' mi guardavo i volti di quelli che tornavano a casa con me. Nello stesso vagone c'erano persone che avevo già visto altre volte. Non li conosci però ti sono familiari e magari sono pure brave persone. Bravi padri e madri di famiglia e ragazzi tanto ben educati.

Così ci sarà scritto un giorno sulla loro tomba. Non di certo sulla mia.

Poi pensandoci bene ad andare sotto terra ci siamo abituati. Solo che la nostra tomba ora va su e giù per le stazioni e noi stiamo tutti in piedi o seduti.

Venerdì c'era anche una ragazza giovane. Occhi grandi e azzurri. Boccoli neri. Dire che era bellissima è troppo. Mi distraeva facilmente dalle letture del giornale, ecco questo sì.

Ad un certo punto si è accorta che la guardavo. Si capisce subito perché fanno finta di nulla.
Io ho finito di leggere un articolo per la terza volta e poi ho riguardato i suoi capelli e gli occhi. Non potevo guardare altro.

Arrivo alla mia fermata. Esco di corsa perché sono in ritardo e faccio le scale rapidamente. All'uscita sento dietro di me una voce.

Scusi ma lei non è l'amico di Francesca che oggi era in negozio?

Occhioni azzurri mi scruta e aspetta una risposta.

Sento che vuole che gli dica una balla qualunque pur di attaccare bottone e io vorrei anche cucirlo questo bottone.

Mi scusi credo che lei abbia sbagliato persona e io sono molto in ritardo.

Sorriso ebete da parte di entrambi. Lei va via sulla sinistra. Avrà pensato che sono scemo.

Io pure.

giovedì 16 dicembre 2010

Buon Natale, anzi no

Fuori fa molto freddo,arriva la neve e tutte quelle robe lì che fanno tanto inverno. Poi arriverà natale e il bianco sarà accompagnato dal rosso tipo Coca-Cola. Alberi di natale, cene sontuose, sorrisi, scambi di regali etc.

Tutto come previsto no?

Ora, avendo bene in mente il quadretto natalizio dipinto qui sopra fatevi un giro per i blog che seguite - spesso sono di donne e sono la maggioranza - e provate a leggerli uno per uno, per giorni o settimane. Notate nulla?

Sommateli, uniteli insieme questi blog e cosa otterrete?

L'inferno. Un continuo enorme lamento di dolore e sofferenza. Alcune volte gridato e altre volte sussurrato. Depresse, sole o disperate. Non potete poi farvi mancare il gruppetto delle anoressiche che si spalleggiano l'una con l'altra nel lento suicidio. Un vero orrore.

Ok, ma le feste e il felice natale che cosa c'entrano?

Nulla, appunto.

mercoledì 15 dicembre 2010

Perdonami ma da oggi per te non esisto più

La verità è che è insopportabile quella tua remissione di donna in calore. Tutti quei compromessi che fai senza un minimo di dignità. La tua paura fottuta di dire chi sei e quello che vuoi!

Ecco questa cacata di video qui sotto in un punto ci ha preso in pieno. Quante? Dico quante donne sono così?





PS il titolo del video l'avrà messo qualche adolescente che non ha mai visto un culo in vita sua.

lunedì 13 dicembre 2010

Da consumarsi entro.

Quando andavo a scuola mi facevano studiare tutti questi tizi che volevano capire com'è fatto il mondo. Le solite robe sul chi sono, cosa faccio, dove mi trovo?

Poi c'erano le compagne di banco e anche loro i compagni, i maschi.

Io non mi facevo le stesse domande dei filosofi e non pensavo di scriverci libri. Mi piaceva una tipa ci provavo e poi finiva lì.

Certe volte.

Altre volte non finiva lì.

Mi innamoravo e anche io poi mi facevo domande sul chi sono, cosa faccio, dove mi trovo? Dov'è lei? Cosa starà facendo lei?

Ah io ero meglio dei filosofi morti.

Scrivevo poesie, poesiole, poesine per le vive. Al liceo ero un po' come il mio amico

e poi però una notte ti alzi, apri il frigorifero e scopri che qualcosa si è guastato.

mercoledì 8 dicembre 2010

Il miglior amico dell'uomo

Amico mio tu lo sai meglio di me che delle donne non ci si può fidare fino in fondo e tu ancora una volta ci sei cascato. Quella ti prende per il culo e approfitta del cuore tenero che ti ritrovi fin da quando ci siamo conosciuti al liceo e magari eri un coglione pure prima no? Anzi sicuro perché me lo hai detto cento volte!

Quanti soldi hai buttato stando appresso a quella? E poi stai sempre lì a scondinzolare e che cazzo!

Tu ti preoccupi se lei sta bene o se si è divertita e poi stai lì a rispondere sempre ai suoi messaggi e non dire no cazzo che ti ho visto che stavi in mezzo alla strada con gli occhi inebetiti che mi sembravi un deficiente. Ecco togli il sembravi.

Quella, conosco bene il tipo, si fa sbattere dagli uomini come dice lei e poi fotte la testa dei cagnolini premurosi come te.

Altra cosa che ti devi mettere bene in testa è che









No.

Lasciamo perdere questa mail non gliela mando perché tanto è inutile.

lunedì 6 dicembre 2010

Risvegli

Certe volte la domenica mattina, tipo oggi o meglio ieri, mi piace stare sotto il piumino per un'ora. Anzi no mi alzo e mi porto il caffé a letto da solo e poi sto come ho detto prima.

Mi sveglio con qualcuno già sveglio prima di me in mezzo alle gambe. Dormo nudo, che i pigiami sono roba da vecchi, e poi mi piace sentire il tessuto sulla pelle piena di peli. Quando ero molto più giovane dovevo per forza portare le mutande che la notte era un pasticcio o peggio una tragedia.

Fuori c'è il sole e io sto lì che giocherello e penso a sabato sera. Questo sabato.

Poi alla fine succede che mi annoio. Trenta flessioni, che è domenica, poi doccia e subito colazione.

Oggi però la colazione ha dovuto aspettare, avevamo fame.

Molta.

giovedì 2 dicembre 2010

Lei dorme a culo scoperto

Questa volta però non mi freghi. Ho imparato a mie spese che razza di iena puoi essere.

Ecco quando ricevi un sms del genere che vuoi pensare? Che è tutta scema?

Guardi quello schifo di TV, ceni con una frittata di zucchine e lo squallore è tale che rimbomba per tutta la cucina e questa stronza  ora vuole convincermi che a dicembre fa freddo.

Gli rispondo domani che almeno a colazione ci sono i biscotti, la marmellata e i riscaldamenti accesi.

Notte.