lunedì 13 dicembre 2010

Da consumarsi entro.

Quando andavo a scuola mi facevano studiare tutti questi tizi che volevano capire com'è fatto il mondo. Le solite robe sul chi sono, cosa faccio, dove mi trovo?

Poi c'erano le compagne di banco e anche loro i compagni, i maschi.

Io non mi facevo le stesse domande dei filosofi e non pensavo di scriverci libri. Mi piaceva una tipa ci provavo e poi finiva lì.

Certe volte.

Altre volte non finiva lì.

Mi innamoravo e anche io poi mi facevo domande sul chi sono, cosa faccio, dove mi trovo? Dov'è lei? Cosa starà facendo lei?

Ah io ero meglio dei filosofi morti.

Scrivevo poesie, poesiole, poesine per le vive. Al liceo ero un po' come il mio amico

e poi però una notte ti alzi, apri il frigorifero e scopri che qualcosa si è guastato.

19 commenti:

  1. Era tutto più semplice quando ti passavano il bigliettino al banco con scritto "Vuoi diventare la mia fidanzata? si/no/non ora. Metti una x".....Aaaahhhh che bei tempi!

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  2. Ragazzi invecchiare è terribile, ne convengo, ma da qui a rimpiangere i tempi del liceo ce ne corre..

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  3. Cavolo..di notte ti accorgi che ti è scaduto lo yogurt?

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  4. con la scuola non ho mai avuto un buon rapporto, fino alla medie poi basta. Alcuni ignorantoni mi prendevano per il culo

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  5. 4 anni di scuola esclusivamente femminile.
    Essendo etero mi limitavo a provare simpatia per le compagne.
    Prima di capire quante cose fossero andate a male ho dovuto vivere dentro al frigorifero!

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  6. io mi innamoravo sempre. mi bastava pochissimo. loro non si innamoravano quasi mai.

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  7. Evidentemente sentivi un certo odoraccio fin da prima...

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  8. Io alle superiori ero un mezzo disadattato. Con il tempo sono diventato una persona completa.

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  9. Amore 4 anni di scuola esclusivamente femminile non sarebbero stati un problema :)

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  10. mia_euridice sì qualcosa di marcio cresceva già prima

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  11. Arturo io sono solo a 3/4 ma i lavori fervono

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  12. cosa mi dispiaceva, essere presa per il culo? C'ho sofferto molto, e in silenzio. Da allora, nei confronti del prossimo ho una certa diffidenza. Se tornassi indietro, molte non lo rifarei. Avrei potuto rischiare di più, non l'ho fatto. Pazienza

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  13. La tua metafora è molto interessate... fa riflettere.

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  14. a volte lo chiamano "crescita", altre volte "acidiosità"

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