Al mattino lei si sveglia, distende le braccia e sbadiglia. I capelli sono scomposti, qualche capello bianco che fa tenerezza. Non c'è trucco e non c'è inganno, solo un' umana che ha scelto di condividere con te anonime lenzuola di cotone.
Tutto è una fotografia che si sviluppa lentamente come fosse una polaroid degli anni 70, perché le tue pupille faticano a mettere a fuoco.
Odori. A volte il suo profumo, quasi impercettibile, più spesso quello naturale, quello della sua pelle.
Appena lei è in bagno a cancellare gli effetti della notte sul suo volto, io animale, cane da tartufo, rapido immergo il mio naso nel suo cuscino.
Esco portando con me un po' di lei.
Ma che bello. Bello davvero.
RispondiEliminaLindalov grazie!
RispondiEliminaCaroDiario, macomescrivibene! :)
RispondiEliminaMi piace qui..bellissima descrizione..
bella bella bella.
Supernova scrivi benissimo, al contrario di me che sono una sceneggiatrice (?) frustrata
RispondiEliminaanche io come un animale, immergo il mio naso ma non nel suo cuscino..
RispondiEliminaGrace posso chiamarti L'erba di Grace? Grazie queste sì che sono onoranze!
RispondiEliminafabrax grazie meglio frustrata che frustata no? Oppure?
RispondiEliminaTitanium ho capito tu preferisci i calzini visto che comunque lei è in bagno...
RispondiEliminaOppure? Non te lo dico
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